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mercoledì 14 gennaio 2015

Oggi, come promesso ieri mattina, ho contattato il residence da sogno è ho fatto le mie sincere scuse per aver rinunciato di trascorrere presso il loro Hotel, immagino, quindici giorni splendidi in pieno relax. Voglio almeno poter "evadere" da questo meraviglioso carcere denominato Italia prima possibile. Forse mi basterebbe tornare a Lipari, anche se avevo deciso di ritirarmi nella strepitosa Isola della Sicilia, gli ultimi anni della mia vita, o almeno ho giurato a me stesso di farlo se avessi un piccolo, o grande, ancora meglio, colpo di fortuna economico. Ammetto di non ricordare se l'ho già scritto; in compenso nel mio cuore e nella mente, ho ancora tutto memorizzato, che ci crediate o meno; anche la favolosa granita gustata nella piazza , da me definita Grande. Ricordo che era dopopranzo inoltrato e nel silenzio interrotto solo dalle voci basse dei cittadini del luogo trasportate da una leggera brezza sotto quaranta gradi di un Sole indimenticabile, ho assaporato la mia prima granita alle mandorle in un luogo tra i più belli del Mondo. Minchia che brividi di piacere puro quando il lungo cucchiaino ha scaricato la prima dose del favoloso nettare sulle mie papille gustative. Avrei trascorso ore a divorare granite di ogni gusto che il bar-gelateria aveva a disposizione. Sono goloso di molte cose. Posso mangiare un chilo di gelato in pochi minuti, testimoni ne ho a decine che hanno assistito strabiliati alle mie performance di golosone patentate. In collegio, nel 2008 tutti desideravano di bere una birra. Io di mangiare un paio di chili di gelato alla frutta sul Monte di Venere di una donna. Mai confessato di pensarlo dietro quelle fetuse sbarre. Me ne frego di confessare che mentre giocavo a carte tutto il giorno con i miei camerati, pensavo mica a vincere le sigarette, bensì alla donna che mi aspettava fuori da quell'inferno in scala ridotta. In fondo ero già preparato dal servizio militare, quindi ammetto di aver pianto tre volte una sotto la doccia mentre l'acqua mimetizzava le mie lacrime e ridevo allo stesso tempo, pensando che era una semplice stupida esperienza. In ogni caso, balle che nelle docce si entra nudi: s'indossano i boxer anche sotto il getto strepitoso dell'acqua alla temperatura perfetta ! Quindi nei films fanno vedere fesserie al riguardo. Sono curioso solo di sapere se nelle camere dell'albergo con le finestre a scacchi, hanno il digitale terrestre. Non essendo recidivo da oltre sei, o meglio sette anni ormai credo siano forniti di questo svago tecnologico; anzi sarebbe meglio definirlo apparecchio domestico. Bel buisness se si scrive così, verificherò dopo, il bello del pc che si può correggere senza tanti drammi e fatica. Credo di aver dirottato, o meglio deragliato da ciò che stavo scrivendo all'inizio di questo mio post. Meglio, ora conoscete un episodio che già mezzo mondo conosceva ora anche l'altra metà. Più di un amicone mi ha consigliato di tacere su questo breve e per loro imbarazzante episodio della mia folle vita. Pensano veramente che esista la privacy in questo Pianeta , o mentono a loro stessi per essere sicuri che anche i loro scheletri sono ben chiusi nei loro forzieri, o per altri sarebbe meglio definirli palazzi di cristallo. Bah! Contenti loro a crederci, forse gli aiuta a dormire  e fare sogni tranquilli. Buon per loro. Ascolto Duffy in questo momento ed è l'una e diciannove di questa bellissima mattina del 15/01/2015 e tra otto , cosa dico, ormai sette giorni compio mezzo secolo. Se penso che a sedici anni al massimo avrei raggiunto i ventitrè anni. Invece il 23 di questo splendido mese invernale avrò cinquant'anni. Potrebbero almeno regalarmi un posto al Senato, considerando che ci sono pregiudicati che continuano a credere di non esserlo seduti in entrambe le Camere!

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